La città vecchia...
Tra le mura più antiche dell’Isola di Procida ci sono sicuramente quelle del Castello meglio noto oggi come Il Carcere, con circa 500 anni di sotria una delle maggiori attrattive di Procida.
Nata come strategia difensiva contro le continue incursioni piratesche grazie al cardinale Innico d’Avalos d’Aragona feudatario dell’Isola ordinò l’edificazione del aplazzo che chiudesse l’accesso dal mare verso la Terra Casata. Il progetto fu realizzato da Giovanni Battista Cavagna e Benvenuto Tortelli, ridisegnando completamente l’antico nucledo della Terra Casata.
Il Castello costituì la dimora della famiglia d’Avalos sino agli inizi del XVIII secolo fin quando a seguito dei dissidi tra Carlo III di Borbone (re di Napoli) e Giovan Battista d’Avals, l’isola venne confiscata e nel 1744 divenne bene allodiale della Corona.
Dopo il 1815 venne prima trasformato in collegio militare e successivamente adeguato alle esigenze del nuovo impianto carcerario. L’ingresso principale della struttura era costituita dalla Porta di Ferro che dava sul di un cortile esterno, i piani 4 piani dell’edificio vennero suddivisi a seconda della pena.
Come rggiungerla
Raggiungibile con il bus L1 / L2 o in taxi.
Consigliabile anche raggiungerla in bici, dal porto ci vogliono circa 20-25 min.
Visite guidate
Oggi è possibile visitare il carcere durante i tour organizzati, un esperienza consiglio a tutti.